Lago Maggiore: i racconti della memoria
Un tuffo negli anni 50-
di Emanuele Bolla
I
venti del Lago Maggiore
Accidenti, bofonchiò quel
mattino il Lago Maggiore, e aggiunse : non occorre essere un
verbanista per conoscere i venti che mi accarezzano o che mi
agitano, eppure, ci sono alcuni “velisti per caso” tanto per
usare un titolo di una trasmissione televisiva, che proprio
non sanno e allora te li racconto.
Inizio dall’INVERNA
che incomincia intorno alle due pomeridiane per cessare alle
17.30 ma se dura di più ed è forte per il tempo cattivo,
allora, è INVERNONE.
La TRAMONTANA invece
si alza al mattino presto, verso le cinque e dura sino alle
undici circa e arriva dai 335 ai 345 gradi.
Il MONTECENERINO, mi
spazza in modo forte e pericoloso soprattutto al centro lago
ed è la conseguenza di cattivo tempo dalle parti del monte
Ceneri.
Il VALMAGGINO anche
lui pericoloso per chi si trova nel luinese ed è un vento
che si sviluppa quando in val Maggia il tempo è brutto.
Quando il tempo è cattivo
nelle vallo ossolane, ecco che arriva il MERGOZZO,
anch’esso forte e pericoloso dal centro lago fino a Laveno.
Il MAGGIORE è
l’assieme di due venti, il montecenerino e il valmaggino
quando soffiano contemporaneamente e a volte è seguito dalla
tempesta.
Se sopra Solcio, soprattutto
al mattino, vi sono temporali si alza un innocuo venticello
detto: ERNINA.
Il CANNOBINO è solo
una brezza che arriva dai monti quando ci sono dei temporali
al mattino e alla sera.
Anche la BOZZASCA è un
venticello leggero che arriva dalle montagne, al sorgere del
sole e al tramonto.
Se sopra Suna il tempo è
cattivo, al mattino e a sera arriva una brezza dal nome :
CAVANDONERA.
Un vento pericoloso e forte è
il MARENCA che si crea per temporali in Valcuvia.
La MERCURAGHINA c’è
soprattutto al mattino e alla sera e si fa sentire dinnanzi
a Dormelletto.
Se il vento arriva dal Cusio
si chiama CUSS.
Il lago avrebbe voluto
continuare il racconto dei suoi venti, ma oramai era sera e
calmo, si addormentò. Emanuele Bolla.
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