Lago Maggiore: i racconti della memoria
Un tuffo negli anni 50-
di Emanuele Bolla
Da saggio e
buon vecchio il nostro Lago Maggiore vuole insegnare
raccontando ed è perciò che lo ascoltiamo volentieri.
Sai, negli anni 50 i motoscafi erano tutti di legno,veri
gioielli, solcavano le mie acque soprattutto durante
l’estate ed erano pochi, c’erano invece molte barche a remi
tutte costruite in fasciame e perfettamente conservate, ora
, ora invece…bè…
Sai cosa ti
racconto oggi, continua il “Maggiore”:ti parlo della
preghiera della barca.
"SE LA
BARCA POTESSE PARLARE”
-Il freddo e
l’inattività mi fanno male ma d’inverno se puoi, tienimi al
riparo.
-Non farmi
prendere colpi inutili contro i sassi o i pontili.
-Se mi porti
al mare, al rientro lavami con acqua dolce e non
dimenticarti di far girare il mio motore in acqua dolce.
-E’ utile che
tu mi protegga l’opera viva o carena con vernice
antivegetativa.
-Ricordati che
non sopporto i sovraccarichi e dovrai avere sempre molta
cura della timoneria e dei telecomandi.
-Controlla
periodicamente le candele e l’olio del piede del mio motore
fuoribordo.
-Dato che mi
usi per andare a spasso, non metterti a gareggiare con tutti
quelli che ti passano di fianco.
-Quando ti
avvicini ad una riva, vai piano, perché i “colpi bassi” mi
fanno male.
-Al mio timone
non fare l’esibizionista compiendo assurde evoluzioni perché
chi ti osserva direbbe: “chi è quel pazzo sulla barca ?”.
-Ricordati, se
c’è una cosa che mi infastidisce è la gente che sale a bordo
con le scarpe.
-Sono fatta
per l’acqua ed è perciò che odio il fuoco, tienimelo
lontano.
-E per finire,
dato che sono la tua compagna di lavoro o del tempo libero,
trattami sempre con molta cura, la mia gratitudine si
manifesterà in efficienza.
Il nostro
vecchio lago, con tono confidenziale mi spiegò che questo è
quanto le barche dicono a lui, aggiungendo: “tu che puoi,
raccontalo alla gente”. Restauro
barche di legno d'epoca -
Libro Lago Maggiore
Emanuele Bolla
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