Il Lago
racconta: C'era una volta il Natale
Ma guarda un po’ in circa
50 anni come molte cose sono cambiate; in meglio o in
peggio? Mi ha chiesto questa mattina il mio amico Lago
Maggiore, mentre stavo ammirandolo nella sua maestosa calma.
Ma! Non saprei ! Era meglio quando si stava peggio o è
peggio ora che si crede di stare meglio?
Prendi ad esempio i regali
di Natale: negli anni cinquanta, aranci, mandarini e frutta
secca, ora mi sembra una gara al consumismo incontrollato,
una gara a chi dimostra di regalare di più dell’altro senza
regole; magari non ci si saluta per un anno intero e poi…a
Natale più buoni o più esibizionisti? Esibire quello che si
ha, insomma ora quello che conta è apparire più che essere.
Per andare alla Santa
Messa di mezzanotte bastava uno scialle per le donne e un
“pastrano” per gli uomini, ora il sagrato delle chiese è
paragonabile alle passerelle di alta moda e…fondotinta,
ombretti, rossetti ecc. si sprecano! Io ricordo i
chierichetti, che per essere certi di trovare la brace da
mettere nel turibolo per incensare, osservavano attentamente
i comignoli delle case e…se usciva il fumo era perché il
camino era acceso, ed allora si andava a colpo sicuro a
prelevarne quel poco che bastava.
Anche il pranzo di Natale,
era un avvenimento :c’era la carne con la mostarda e nelle
famiglie più…anche l’antipasto e il dolce con lo spumantino;
ora, è Natale tutti i giorni, almeno per le tavole imbandite
! Era meglio o era peggio ? Certo è che questo cambiamento
in così breve tempo, ha stravolto confondendole, la “voglia
di cose vere”. Emanuele Bolla
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