le nostre mani che l’acqua che scorre.
E Baveno è città d’acqua. Cinque gli
appuntamenti che ci ricordano questa sua vocazione: due al
Museo del granito con il Baveno Festival Ensemble e Marcello
Parolini e Carlo Balzaretti al pianoforte; uno alla Chiesa
di Feriolo con nomi del concertismo internazionale, come
quelli di Davide Formisano, Fabrizio Meloni,
Marc Engelhardt e Philipp Moll; uno
sul Sagrato della Chiesa dei SS. Gervaso e Protaso con la
partecipazione di un gruppo di rinomanza internazionale come
l’Orchestra Barocca Zefiro; l’ultimo al Palazzo dei
Congressi di Stresa con la partecipazione dell’Orchestra
Sinfonica Giovanile del Verbano Cusio
Ossola diretta da Umberto Benedetti
Michelangeli, nel segno di quella collaborazione
territoriale che lega Baveno a Stresa e alla comune
provincia.
Ma Baveno è anche la città scelta da
Umberto Giordano per i propri periodi di riposo, di vacanza.
Baveno è la città in cui rimangono tracce importanti del
passaggio del compositore foggiano. Due gli appuntamenti a
lui dedicati in apertura della manifestazione. Il primo con
la partecipazione del Piazzalunga, Bombardieri,
Bertoli Jazz Trio, che improvviserà
sui temi più noti della
rivisitazione dei maggiori titoli del
repertorio operistico di tutti i tempi, a cui il Trio ha
dedicato anche un
recentissimo cd. Non di meno a Umberto
Giordano sarà dedicato il recital dei vincitori del Concorso
lirico internazionale Umberto Giordano di Foggia edizione
2009. Esteso al direttore artistico del Baveno Festival
l’invito a far parte della giuria del Concorso medesimo, in
un’ottica di più ampia e duratura collaborazione tra il
Festival e la città di Foggia ed il suo teatro. Invito già
rinnovato per la prossima edizione del Concorso
che si svolgerà nel mese di dicembre
2010 sempre a Foggia.
Ed eccoci ai grandi anniversari: i
duecento anni della nascita di Fryderyk Chopin e i trecento
anni della nascita di Giovanni Battista Pergolesi. In
programma, nel primo caso, una scelta di alcune tra le più
rare e preziose pagine pianistiche dell’autore polacco, le
più polacche nel gusto e nell’ispirazione, e una scelta
dagli
altrettanto rari Canti polacchi; nel
secondo, quattro cantate per soprano affidate alla magica
voce di Gemma Bertagnolli, a cui pure saranno affidate
alcune tra le terribili arie di bravura licenziate dal
compositore jesino.
Infine i giovani, sia nel ruolo di
interpreti che in quello di fruitori-ascoltatori.
Protagonisti di due appuntamenti, il tradizionale, ormai,
con il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Torino e il
“nuovo” con l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Verbano
Cusio Ossola, testimone della vivacità culturale e musicale
del territorio a cui il Festival appartiene. Giovani del
resto i membri del Baveno Festival Ensemble, protagonisti
di due appuntamenti al Museo del
granito. Per i giovani sono poi pensati due appuntamenti,
che hanno
protagonisti artisti adulti: l’omaggio
a Giovanni Battista Pergolesi e l’omaggio in jazz a Umberto
Giordano.
Appuntamenti scelti non a caso, ma con
l’attenzione ben puntata su due tipi di linguaggio -il
barocco e il jazz- facilmente comprensibili anche un
pubblico “non formato”. In questi casi, come negli altri, al
concerto sarà abbinato un aperitivo, un Happy Hour in
musica. Secondo una formula fortunata già sperimentata lo
scorso anno.
A tutti coloro che vorranno
condividere con noi quest’avventura, a tutti coloro che
vorranno costruirsi un personale percorso tra Lago e Musica,
il nostro augurio di buon soggiorno e di buon ascolto.
Stresa
Festival