Gastronomia del Lago Maggiore

 

Abbracciando diverse zone così dissimili tra loro, il lago, la pianura e la montagna,l’aspetto gastronomico del Lago Maggiore si potrebbe dividere in tre parti.

Per prima naturalmentela sua cucina lacustre, presente esclusivamente nelle zone adiacenti il lago, si propone con piatti a base di pesce,qui il persico,il lavarello,il luccio,la trota di lago la fanno da padrone, piatti semplici e delicati.

 

Nella parte più interna e pianeggiante del Lago Maggiore è rimasta radicata una cucina tipicamente piemontese,legata alla terra ed ai suoi frutti,il riso nelle suemolteplici varietà si presta ad innumerevoli sfumature,ricordiamo la Paniscia, tanto per fare unesempio e poi le carni, gli arrosti, la selvaggina, i bolliti misti, e non ultimo la bagna cauda, servita con ortaggi di stagione.

 

Concludiamo, infine, con la cucina valligiana, dai sapori decisi, con la classica polenta guarnita con fantasia,accompagnata da varie portate, le salsicce al sugo, il coniglio, il latte, la toma, i fungi porcini e altre ancora, infine i dolci,semplici e gustosi,ricchi di frutti di bosco che in valle crescono abbondanti.

 

Una nota particolare, anzi due, vogliamo farla per i formaggi e per i vini, i primi, unici a loro modo, tra cui vale la pena di ricordare il celebre gorgonzola e la rara Bettelmatt, le innumerevoli varietà di tome valligiane che prendono sapori diversi a secondo della qualità dell’erbae dei fiori d’alpeggio,i secondi invece,i vini,prevalentemente rossi,longevi e di corpo,in gran parte di base nebbiolo,ricordiamo tra tutti il Gattinara ed il Prunè, vino raro poco conosciuto,autoctono delle valli Ossolane.Possiamo assicurare che la cucina del Lago Maggiore è molto varia ed in grado di soddisfare palati diversi, in poche parole una cucina per tutti i gusti.

 

 

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