GRANITO ROSA DI BAVENO
Il granito, il più famoso e
pregiato è proprio quello del mio Baveno, esordì un giorno
sorridendomi il mio amico Maggiore.
L’abilità e la fama degli
scalpellini hanno fatto conoscere in tutto il mondo il più
pregiato: il mio granito, “il granito rosa di Baveno”.
Viene estratto dal monte
Camoscio, e una delle principali caratteristiche del granito
rosa, è la formazione di druse con splendidi cristalli.
Già i romani iniziarono la
cavatura dei graniti nella mia zona: sul Mont’Orfano, sopra
Feriolo, sulle alture di Mergozzo (piccolo lago vicino a me,
la dove arriva il Toce) ma la “chicca dei graniti” è proprio
il rosa di Baveno, tant’è che in America fanno veramente a
gara per averlo.
Dal Mont’Orfano invece, si
estrae un granito più chiaro, tant’è che le 84 colonne di
San Paolo fuori le Mura di Roma furono lavorate nel 1828 dai
miei scalpellini.
Contento di avermi confermato
la sua presenza anche nella capitale, con ben 84 colonne e
dandomi appuntamento al giorno successivo, con un ciao mi
“licenziò”.
Racconto tratto dal libro
dedicato al Lago Maggiore dell'autore Emanuele Bolla dal
titolo
Il DNA dell'Anima
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