Turismo
equestre: Cavalli & patente
Quando si
dice la chiarezza, ecco appunto …a Milano dicono : “ parlemes
ciar “ perché intorno al cosiddetto patentino non tutti hanno
le idee chiare.
Innanzitutto
la patente rilasciata da una associazione sportiva,oltre ad
essere una assicurazione, non dice che chi ne è in possesso sa
andare a cavallo ma certifica che è psicofisicamente idoneo alla
conduzione e cioè, tanto per fare un esempio, non soffre di
epilessia; ciò premesso sta nella serietà del professionista al
quale vi rivolgete per una gita, almeno vedervi una volta in
sella per decidere se è il caso di portarvi in uscita, con quali
compagni al fine che i livelli si pareggino altrimenti la vostra
passeggiata o quella degli altri mancherà di qualche cosa che
definisco : “gruppo non omogeneo”.
Ricordate
che dal momento che un maggiorenne ha in mano le redini di un
cavallo ne diventa automaticamente corresponsabile con il
proprietario per eventuali danni causati a terzi.
Ometto
volutamente il problema finanziario perché a casa propria ognuno
è libero di giocarsela come vuole, chiaro che se siete soci di
un’Associazione Sportiva seria avrà assicurati sia i cavalli che
i soci :amazzoni o cavalieri.
La domanda
che più frequentemente ricevo è :”ma come faccio a fidarmi e
riconoscere i professionisti seri?”, io direi che qualche
indicazione ve l’ho già anticipata, comunque, per non incorrere
in problemi e affinché chi viene da me in passeggiata si diverta
in sicurezza vi spiego i criteri di valutazione che da oltre 50
anni (sì, avete letto bene,da oltre 50 anni) adotto io.
Prima di
uscire in passeggiata il cavallo provatelo in campo perché la
chiave d’accensione , i freni , e l’accelleratore li ha in mano
lui.
Altro punto
fondamentale è veramente dimostrare al professionista il vostro
grado di preparazione perché come vi ho detto prima,in uscita :
o tutti scarsi o tutti bravi e solo vedendovi il vostro
accompagnatore saprà valutare, indi ,se non vi chiede di vedervi
prima di portavi fuori, io non mi fiderei, comunque…la pelle è
la vostra!
Tornando
alla patente, che mi ha dato modo di dirvi “ due cose”,ricordate
che se quando telefonerete per prenotare, e il vostro
interlocutore vi chiederà : “che patente ha?”, allora io mi
fiderei perché sono un tipo che da fiducia agli acculturati
professionalmente, se poi mi chiedesse (e mi ripeto
volutamente), mi chiedesse di andarlo a trovare per una piccola
prova in sella allora è fatta, a mio modesto parere avete
trovato il “tipo” giusto.
Editoriale a cura di Emanuele Bolla.
Tecnico Federale di
3°livello, Giudice Nazionale di Endurance, Atleta Azzurro e capo
equipe di squadre nazionali ufficiali e fondatore del C.I.T. “Club
Ippico Ticino”.
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