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Angeli a quattro arti
Se vi raccontassero che esiste il
paradiso dei cavalli, credeteci, credeteci perché è vero, loro…i
nostri amici cavalli, non hanno purgatori o inferni, no, il loro
purgatorio è la vita in cattività, come i reclusi ma senza
essere condannati da nessun tribunale. L’inferno, il loro
inferno, lo passano per tutta la vita, sopportandoci e
sopportando le angherie che quasi sempre inconsciamente, noi
uomini, riusciamo a procurare loro.
Oggi, così, all’improvviso in
scuderia mi è morto un cavallo. Saul.
Oggi, così, all’improvviso ho
pianto tanto; eravamo assieme da 16 anni, mai una zopia, mai uno
sforzo, mai neanche una colica eppure…dopo avere mangiato la sua
razione di fieno, si è disteso e non è più riuscito ad alzarsi,
malgrado il prontissimo intervento di due veterinari. Ora però è
su nel suo paradiso, con tanti altri cavalli di tutte le razze,
Angeli con la coda, liberi, senza steccati ma solo con
immaginarie recinzioni racchiuse dal vento, galoppano felici
nitrendo e saltando le nuvole illuminate dal sole degli “Angeli
con la coda”.
Ciao, grande piccolo Saul e se
puoi scusami per i “fissi” che ti ho fatto saltare, ma a te
piacevano tanto vero? Tu…tu odiavi barriere e tavole, a parte
quelle a terra te le ho sempre fatte evitare. Alla fine di ogni
percorso di campagna venivi e strusciavi il tuo testone sul mio
petto; come tutti gli altri cavalli mi hai insegnato molto e per
questo ti ringrazio, ora rotolati e galoppa libero sui prati del
tuo paradiso. Il tuo amico Manuel.
Editoriale a cura di Emanuele Bolla.
Tecnico Federale di
3°livello, Giudice Nazionale di Endurance, Atleta Azzurro e capo
equipe di squadre nazionali ufficiali e fondatore del C.I.T. “Club
Ippico Ticino”.
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