AMARCORD
Buongiorno lago, perché mi
saluti con il titolo di un capolavoro di Federico Fellini ?
Semplice, mi risponde, perché
sono in vena di ricordi , ed inizia a parlarmi :
Amarcord, non è altro che “io
mi ricordo” in dialetto romagnolo, ma noi, nel nostro
dialetto diciamo: “mi mà ricordi” e dato che voglio
raccontarti di famose donne dello spettacolo di Cannero,
come titolo ho usato il titolo di un famoso film.
Pinuccia, Diana e Lisetta ,
le sorelle Nava di Cannnero erano figlie d’arte dato che la
madre Giorgina era di famiglia circense e il padre Giuseppe
Ciocca, famoso comico di café-chantant.
Il trio Nava ottenne molti
successi all’estero e nell’immediato dopoguerra (1944), il
loro rientro in Italia segna la meritata consacrazione fra
le grandi delle riviste e delle commedie musicali.
Era il 1954 allorchè Pinuccia,
la sorella maggiore, crea il clown Scaramacai che ebbe molto
successo in televisione.
Nel 1956 la Pinuccia è al
fianco di Carlo Dapporto nella commedia “Carlo non farlo”.
Visto che sono il Maggiore ed
ho buona memoria, ricordo che per un certo periodo il “trio
Nava” diventò un quartetto perché si aggiunse anche la
sorellina più piccola : Tonini, Antonietta per la cronaca.
Come vedi, dalle mie rive
sono partite per il successo anche “soubrette” di fama
internazionale, ribadì il Maggiore, con un amichevole cenno
di commiato.
Racconto tratto dal libro
dedicato al Lago Maggiore dell'autore Emanuele Bolla dal
titolo
Il DNA dell'Anima
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